Come Scrivere Il Libretto Della Messa
Il libretto della Messa è una delle componenti fondamentali della buona riuscita della cerimonia. Pensate che sarà l’oggetto legato alle nozze che i vostri invitati terranno tra le mani più a lungo, nel corso di tutta la giornata. Sarà sfogliato, letto, analizzato nei dettagli da decine e decine di persone! Dunque, occorre dedicare la giusta attenzione ad esso, senza perdere di vista gli elementi fondamentali, ma nemmeno l’estetica. Vediamo, ora, come scrivere il libretto.
Come si impara a scrivere un libretto per la Messa? Semplice: si frequenta il corso prematrimoniale (obbligatorio per chi si sposa in chiesa!) e se ne parla col parroco. Ci sono parti fondamentali che non possono assolutamente mancare: le parti della Messa, quelle che riguardano il vero e proprio rito del matrimonio, le preghiere dei fedeli, le letture delle Sacre Scritture. Poi, ci sono le parti facoltative, costituite dai testi o dalle partiture degli elementi musicali, da citazioni, dediche, ringraziamenti, grafica. Per questi ultimi aspetti è bene affidarsi a professionisti come quelli di Civico 95. Infatti, il fai da te salta subito agli occhi per quanto riguarda i libretti.
Sarebbe bene che essi, nei colori, stili e caratteri usati, si armonizzassero al meglio con le partecipazioni e gli altri elementi stampati. Questo dà l’idea di eleganza, ordine e di un progetto coerente per il matrimonio, meditato e non improvvisato. Per questo è bene affidarsi a professionisti che mantengano una visione di insieme, mentre agli sposi, presi dalle mille cose da scegliere, pensare, organizzare – e dall’emotività, potrebbe sfuggire qualcosa.
Vediamo insieme le parti fondamentali per scrivere bene il libretto della Messa.
In primo luogo, esso deve essere una vera e propria guida nella cerimonia, per tutti: sposi, invitati, testimoni. Probabilmente, anche il sacerdote stesso lo preferirà al messale, più ingombrante e non personalizzato per gli sposi. Dunque, il libretto dovrà essere in formato idoneo, di solito A5, con caratteri di stampa ben leggibili, sia come font scelto, sia come dimensioni.
Il libretto dovrà contenere tutte le parti della celebrazione. Anche se il vero e proprio rito nuziale si inserisce all’interno di una Messa standard, è bene ricordare che non tutti gli ospiti saranno avvezzi alla frequentazione religiosa. Ecco perché è sempre meglio abbondare e scrivere passo passo tutto quanto, anche le preghiere più comuni, per intero. Questo agevolerà gli invitati e li invoglierà a seguire con attenzione la cerimonia.
Le parti che riguardano la vera e propria celebrazione delle nozze, dalla preghiera per gli sposi, alla benedizione sugli anelli, il loro scambio e lo scambio delle promesse, la benedizione finale, andranno personalizzate. Infatti, è possibile scegliere fra tre o quattro opzioni per ogni formula (anche in questo caso è necessaria la spiegazione del sacerdote e la condivisione con lui). In alcuni punti, inoltre, occorre proprio inserire il nome degli sposi. Senz’altro la parte inserente lo scambio degli anelli e delle promesse è la più emozionante: va scritta ben chiara e leggibile, perché gli sposi riescano a leggere bene, vincendo le difficoltà emotive del momento!
Si può scegliere fra quelle del giorno o fra una ventina di opzioni proposte dalla Chiesa. Dunque, gli sposi potranno optare per i brani che più si addicono e si avvicinano alla loro sensibilità, meglio se dopo una spiegazione del sacerdote e un confronto con lui.
Il rito ne prevede di obbligatorie (argomenti consueti come la Chiesa, il Papa e i Vescovi, la comunità, i governanti, la pace…) e altre che possono essere personalizzate dagli sposi. Si pregherà insieme ai presenti per loro, ma anche per i loro parenti, amici e familiari, anche defunti, o per altre intenzioni che vorranno condividere gli sposi.
In questo caso, dipende tutto dai gusti e dalle scelte degli sposi. Che vogliate affidarvi al coro della parrocchia o a musicisti e cantanti professionisti, sulla base di questo potrete, poi, decidere di inserire i testi dei canti che saranno eseguiti o la partitura, con un effetto anche decorativo. Se si tratta di canzoni tipicamente di chiesa, inserendo il testo sarà probabile che gli invitati partecipino attivamente. Di fronte a brani classici, gli ospiti si lasceranno maggiormente trasportare dalla melodia, ma se questi prevedono, comunque, parti cantate, sarà positivo specificarne le parole, così che possano essere meglio comprese.
Riassumendo, il libretto sarà composto dal rito di introduzione, che è il benvenuto agli sposi e ai fedeli. Poi, la memoria del Battesimo, il primo sacramento che si riceve nella vita cristiana. Seguono il Gloria, la preghiera di apertura della Liturgia della Parola, le letture. Il Vangelo sarà preceduto dal canto dell’Alleluja. Poi, l’omelia che, ovviamente, non sarà scritta sul libretto! A seguire, il rito vero e proprio del matrimonio, la preghiera dei fedeli, l’invocazione dei Santi e la Liturgia Eucaristica. Prima della Comunione vera e propria sono previsti la benedizione degli sposi, la recita del Padre Nostro e lo scambio della pace. Dopo l’Eucaristia, la benedizione di congedo. Volendo, si possono inserire, magari riassunti, gli articoli del codice civile che sposi e testimoni ascolteranno, mentre il prete ne darà lettura ad alta voce – e sottoscriveranno con le loro firme. Questo serve per il cosiddetto matrimonio concordatario, che ha valore civile, per la legge, oltre che per la Chiesa.
Se avete scelto di sposarvi in chiesa, è bene che la preparazione del matrimonio non preveda solo la parte estetica e gli aspetti esteriori. Il consiglio, dunque, è quello di cominciare per tempo la preparazione e la scrittura del libretto, condividendola col sacerdote, affinché diventi una vera a propria guida al grande passo che state per compiere. Condividere questo aspetto col celebrante vi permetterà anche di conoscerlo meglio e farvi conoscere meglio. Sarà più semplice per lui anche pensare a una omelia più personalizzata proprio per la vostra coppia.
Una volta completate tutte queste parti, il vostro libretto sarà pronto per essere mandato in stampa. Affidatevi ai professionisti di Civico 95 ed evitate il fai da te! Infatti, la stampa dovrà essere nitida, ben leggibile, non dovrà sbavare o sbiadire, dovrà utilizzare dimensioni e font coerenti col resto dei materiali cartacei che avete previsto per il vostro matrimonio. Impaginare e stampare da soli è un’utopia e un’inutile perdita di tempo. Non è nemmeno economico, perché la stampa casalinga più l’acquisto dei materiali costerebbero di più. Inoltre, un’impaginazione imprecisa e disordinata rovina il complessivo effetto armonico che è bene che un matrimonio abbia. Ricordatevi che il libretto sarà molto… usato durante la funzione, ma dovrà essere così resistente da poter essere conservato anche dopo! La rilegatura a nastro è esteticamente bella, ma è consigliabile una soluzione che tenga anche ben unite le pagine.
Esistono stampe alternative al classico libretto. Una consiste in un foglio A3 piegato come fosse un volantino a tre ante. Può essere adatto a matrimoni informali, semplici, fra sposi molto giovani o inseriti in un contesto più religioso e di dimensioni parrocchiali. Questo perché, in tal caso, valutato il livello di competenza media degli ospiti, si potrà pensare di non trascrivere tutte le parti standard della messa, ma solo le letture prescelte, le preghiere dei fedeli e il rito vero e proprio. Un’altra possibilità è optare per un formato più grande del classico A5, per renderlo più leggibile. Adatto a chi vuole inserire elementi grafici particolari e partiture musicali. Ancora, si può rilegare in brossura, proprio come se fosse un piccolo libro: è idoneo per gli sposi che vogliano inserire contenuti extra che parlino di loro e della loro storia, sempre con toni adatti alla circostanza e condividendo la scelta col parroco.
Insomma, si può essere originali persino nella scrittura del proprio libretto per la Messa e anche per questo elemento si possono concordare soluzioni personalizzate!
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